La crisi occupazionale di questi anni non si manifesta esclusivamente attraverso la contrazione dei posti di lavoro o l'aumento dei tassi di disoccupazione, ma anche attraverso il sottoutilizzo della forza lavoro disponibile. La rilevazione sottolinea come i giovani siano sempre più in difficoltà a trovare lavoro una volta terminato il percorso di studi. Se nel 2008 un giovane su due risultava occupato dopo un anno dal primo ingresso nel mondo del lavoro, nel 2013 questa quota risulta dimezzata.
Allo stesso tempo si assiste ad un fenomeno di job-reallocation della forza lavoro verso profili professionali più bassi, con il conseguente aumento della quota di occupati che svolgono lavori per i quali è richiesto un titolo di studio inferiore (overeducation). Nel 2012 la percentuale di overeducated tra i laureati e i diplomati sfiorava il 20%, mentre solo 6 anni prima superava di poco il 14%.
Il Rapporto sottolinea la relazione sempre più consolidata tra la qualità dell’occupazione che continua a diminuire e la capacità innovativa del nostro sistema produttivo che nell’ultimo anno si è andato affievolendo.
Documenti utili
Rapporto di monitoraggio del mercato del lavoro 2014
Comunicato stampa