18/06/2014

Rapporto annuale sulle Comunicazioni Obbligatorie

Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha pubblicato il Rapporto annuale sulle Comunicazioni Obbligatorie 2014, dove vengono illustrati i dati relativi ai movimenti di rapporti di lavoro registrati in Italia, nel corso del triennio 2011 - 2013.

 
Nel 2013 la media dei rapporti di lavoro attivati per trimestre è stata di 2 milioni e 403 mila, in calo di circa 160 mila rispetto al 2012 (-6,2%). Analizzando la crescita della quota di contratti attivati per area geografica emerge che dal 2011 al 2013 nel Nord si passa dal 41% al 39,2%; nel Mezzogiorno dal 35,1% al 36,6%. Il Centro resta stabile al 24%.
 
Il contratto a tempo determinato, con il 68% sul totale contratti avviati, è la forma prevalente di formalizzazione di un rapporto di lavoro, mentre il contratto a tempo indeterminato si attesta a 16,4%.

Sulle nuove contrattualizzazioni il macrosettore che registra la maggior parte dei contratti di lavoro dipendente e parasubordinato è il Terziario (72,3% delle attivazioni totali), seguono l'Industria (13,3%) e l'Agricoltura (14,5%).
Nel 2013 il valore nazionale del numero medio di contratti pro capite si attesta a 1,78 contratti per lavoratore, contro 1,75 dell'anno precedente, vale a dire che ciascun soggetto presente sul mercato del lavoro ha avuto in media più di un contratto attivo nell'anno.

Infine il rapporto evidenzia un rallentamento significativo del tasso di crescita sulle cessazioni di rapporto di lavoro. Nell’arco dei tre anni considerati si è passati da un +3,7% nel 2011, a un +0,8% registrato nel 2012 e un -5,6% del 2013. Le cessazioni si sono verificate maggiormente nei seguenti settori: PA, Istruzione e Sanità, Alberghi e Ristoranti, Trasporti, Comunicazioni e attività finanziarie e Agricoltura.

Categoria: